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Il tappo a corona di Lucìe

Il tappo a corona di Lucìe

Il tappo a corona di Lucìe

Il tappo a corona è uno degli elementi che spiazzano chi si avvicina a un vino come Lucìe, libero, versatile e di qualità. Perché nell’immaginario collettivo ad un vino di qualità è spesso associato l’utilizzo del tappo di sughero, classico e immortale. Eppure, è proprio (ma non solo) il tappo d’acciaio a preservare e garantire tutte le proprietà di Lucìe.

Perché, dunque, il tappo a corona?

È un tipo di chiusura che rappresenta una tradizione non solo siciliana. Basti pensare alle bottiglie della salsa di pomodoro delle nonne. La scelta di questo tappo, quindi, vuole richiamare un’usanza molto cara a questa terra, in virtù della quale ci si riunisce nelle calde giornate estive per “fare la sarsa”. Nonni, nipoti, zii… chi lava i pomodori, chi li mette a bollire, chi fa la passata e chi “intappa”. Gli ingredienti di una vera e propria festa.

Il tappo a corona non guarda, però, solo a passato. È anche una garanzia di qualità.

Lucìe è un vino frizzante, ragion per cui è stato necessario pensare alla conservazione del gas che genera le nostre amate bollicine. Il tappo a corona garantisce una maggiore capacità di resistenza alla pressione del gas.

Una chiusura in acciaio non è una scelta meno ecologica del tappo di sughero. È riciclabile all’infinito, se opportunamente smaltito. E se è vero che il tappo di sughero viene smaltito tra i rifiuti organici, è anche vero che non sempre il sughero viene utilizzato nel suo stato naturale: i fori naturalmente presenti in questo materiale vengono spesso riempiti con siliconi e/o paraffina.

La presenza di queste sostanze non naturali, di conseguenza, potrebbe alterare la qualità del vino.

Il tappo a corona, dunque, si sposa con la filosofia di Lucìe. Ricordate le nostre parole chiave: innovazione ma anche tradizione, qualità ma anche semplicità.

Senza trucco e senza tacchi: il bicchiere

Senza trucco e senza tacchi: il bicchiere

Lucie è un vino integrale, semplice e naturale.

I nostri nonni, i nostri zii, i contadini hanno sempre bevuto il vino nei bicchieri bassi, senza gambo, pratici da trasportare e da pulire.
Così si beveva nelle osterie e nelle taverne. Così vogliamo continuare a bere, con semplicità ed eleganza…
Gustando Lucìe un bicchiere trasparente e senza gambo: maneggevole, genuino, sincero, semplice e, perché no?, pratico da pulire – anche in lavastoviglie 😉 -.

Un vino senza trucco e senza tacchi

PS: È pur sempre vinificato con lo stesso metodo dello “champagne” prima del degorgement ed è un vino libero.
Libero, quindi, di presentarsi nella veste che si preferisce… anche nel più classico dei calici dal gambo lungo. Come vi piace.